Il merito e il suo riconoscimento in Italia sono visti come valori da riscoprire, da mettere sul piatto del dibattito pubblico e così fondamentali da occupare un ruolo di rilievo al centro dell’agenda politica. Non stupisce, infatti, che il governo insediatosi lo scorso autunno abbia messo le cose in chiaro fin da principio inserendo addirittura la parola “merito” all’interno della nomenclatura del Ministero dell’Istruzione.
Ma come mai viene avvertita come tanto urgente questa tematica?
Innanzitutto perché è un campo su cui si misura lo stato di salute e di giustizia percepita del mondo del lavoro di un Paese, e secondo poi perché fin troppo spesso viene usato come elemento di valutazione da parte dei dipendenti e dei manager per un determinato mercato occupazionale, ne definisce il potere attrattivo.
Come è possibile allora portare correttamente l’attenzione dell’opinione pubblica su un ambito così delicato?
Ci ha pensato Reputation Review, magazine cartaceo che si occupa integralmente di corporate reputation, dedicando a questo argomento un volume monografico realizzato in collaborazione con Federmanager e 4.manager dal titolo, appunto, “La cultura del merito”. Senza merito non può effettivamente esistere una buona reputazione, è questa la massima con cui si possono sintetizzare le conclusioni a cui si giunge dopo la lettura del magazine. Eppure, a volte per esaurire e comunicare al meglio un messaggio rilevante non è sufficiente prodigare impegno solo in modo didascalico e verticale come con una pubblicazione editoriale, serve fare un miglio in più.
Perciò, martedì 23 maggio a partire dalle ore 15 presso la libreria Spazio Sette in via dei Barberi, 7 a Roma si terrà un incontro organizzato dalla redazione di Reputation Review e Federmanager in cui sarà possibile ascoltare dalla viva voce dei relatori quali sono i nuovi orizzonti della meritocrazia. Interverranno Stefano Cuzzilla (Presidente di Federmanager e 4.manager); Lamberto Dini (politico, economista e banchiere italiano, Ex Presidente del Consiglio dei Ministri); Stefania Brancaccio (Vicepresidente COELMO); Davide Ippolito (Co-founder di Zwan e Reputation Review) e saranno moderati da Andrea Pancani (Vicedirettore e giornalista di La7).
Scopo del talk sarà quello di fornire gli strumenti per assicurare la valorizzazione delle competenze in un’ottica nuova e al passo coi tempi, per far sì che grazie alle linee guida che saranno offerte dai relatori l’Italia torni ad avere un ruolo competitivo nello scacchiere globale. Ascoltare l’opinione di un panel di prestigio come quello che interverrà il 23 maggio rappresenta un’occasione più unica che rara per raccogliere le testimonianze messe a disposizione da personalità di spicco provenienti da numerosi ambiti diversi: politica, Istituzioni, imprese, della rappresentanza e della società civile. Un modo, insomma, per l’Italia di tornare ad attrarre talenti in modo da gettare le basi per una crescita strutturale sostenibile e più equa.
Qui è possibile prenotare il proprio posto per l’evento