ROMA (ITALPRESS) – L’Istat stima che a giugno il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dello 0,4% in termini congiunturali, con una crescita sul mercato interno (+1,8%) e un calo su quello estero (-2,2%). Nel secondo trimestre l’indice complessivo è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (-0,4% sul mercato interno e -0,8% su quello estero). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni intermedi (+0,6%) e per i beni strumentali (+2,1%), mentre si rileva una marcata flessione per l’energia (-4,1%). I beni di consumo registrano una variazione congiunturale nulla. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell’1,3%, sintesi di un incremento del 3,2% sul mercato interno e di una diminuzione del 2,3% su quello estero.
I giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2022. Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per i beni di consumo (+7,3%) e per i beni strumentali (+17,1%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-10,6%) e l’energia (-12,3%). Con riferimento al comparto manufatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali più consistenti sono i mezzi di trasporto (+36,1%) e la farmaceutica (+14,2%), mentre le maggiori flessioni si riscontrano nella chimica (-19,5%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-12,8%). A giugno si stima che l’indice destagionalizzato in volume, relativo al settore manifatturiero, aumenti dello 0,5% in termini congiunturali. Nel secondo trimestre 2023 l’indice rimane invariato rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a giugno il fatturato del comparto manifatturiero aumenta in termini tendenziali dell’1,8% sia in volume sia in valore.
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