MILANO (ITALPRESS) – Secondo l’Allianz Risk Barometer, i rischi informatici, come gli attacchi ransomware, le violazioni dei dati e le interruzioni dei sistemi informatici sono la principale preoccupazione per le aziende a livello globale nel 2024. Al secondo posto si colloca un pericolo strettamente collegato: l’interruzione dell’attività. Le catastrofi naturali (che salgono dal 6° al 3° posto rispetto all’anno precedente), gli incendi, le esplosioni (dal 9° al 6° posto) e i rischi politici e violenza (dal 10° all’8° posto) registrano i maggiori aumenti nell’ultima classifica dei principali rischi aziendali a livello globale, basata sulle opinioni di oltre 3.000 professionisti della gestione del rischio. Le grandi aziende, le medie e le piccole imprese sono accomunate dalle stesse inquietudini in materia di rischi: preoccupazioni per i sistemi informatici, le interruzioni dell’attività e le catastrofi naturali. Tuttavia, si amplia il divario di resilienza tra le grandi e le piccole imprese, in quanto la consapevolezza del rischio tra le organizzazioni più grandi è cresciuta dopo la pandemia, con un notevole impulso a migliorare la resilienza, come attesta il report.
Al contrario, le aziende più piccole spesso non hanno il tempo e le risorse per identificare e prepararsi efficacemente a una gamma più ampia di scenari di rischio e, di conseguenza, impiegano più tempo per far ripartire l’attività dopo un incidente imprevisto. In Italia i tre rischi principali sono: l’interruzione dell’attività (che passa dal 2° al 1° posto rispetto all’anno precedente) a pari merito con i rischi informatici (che mantengono il 1° posto) e i cambiamenti climatici che balzano dal 5° al 3° posto raccogliendo circa un terzo delle risposte. Al 4° posto troviamo le catastrofi naturali (in aumento dal 7° nel 2023), seguiti dai rischi politici e violenza (dall’8° al 5° posto) e dai cambiamenti nello scenario macroeconomico (dal 4° al 6° posto). I rischi informatici (36% delle risposte complessive) sono il rischio più importante a livello globale per il terzo anno consecutivo e per la prima volta con un netto margine (5 punti percentuali). Rappresentano il pericolo principale in 17 paesi, tra cui Australia, Francia, Germania, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
La violazione dei dati è considerata la minaccia informatica più allarmante per gli intervistati dell’Allianz Risk Barometer (59%), seguita dagli attacchi alle infrastrutture critiche e ai beni fisici (53%). Il recente aumento degli attacchi ransomware (il 2023 ha visto una preoccupante recrudescenza dell’attività, con un aumento delle richieste di risarcimento assicurativo di oltre il 50% rispetto al 2022) li colloca al terzo posto (53%). Nonostante il ridimensionamento delle interruzioni alle catene di approvvigionamento post-pandemia nel 2023, nell’Allianz Risk Barometer 2024 l’interruzione dell’attività (31%) mantiene la sua posizione al 2° posto nel ranking globale. Le catastrofi naturali (26%) registrano uno dei maggiori incrementi, con un aumento di tre posizioni che le colloca al terzo posto. Alla luce dei conflitti in corso in Medio Oriente, in Ucraina e delle tensioni tra Cina e Stati Uniti, non sorprende che rischi politici e violenza (14%) siano saliti dalla 10° all’8° posizione. In un contesto globale, la carenza di forza lavoro qualificata (12%) è vista come un rischio minore rispetto al 2023 scendendo dall’8° alla 10° posizione. Tuttavia, le imprese dell’Europa Centrale e Orientale, del Regno Unito e dell’Australia la ritengono uno dei cinque principali rischi aziendali.
– foto ufficio stampa Allianz –
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