Hiroyuki Omori, produttore esecutivo presso Warner Bros. Japan, è recentemente scomparso lasciando un vuoto nel mondo dell’animazione giapponese. Conosciuto soprattutto per il suo lavoro sulla celebre serie “JoJo’s Bizarre Adventure”, Omori ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria degli anime, influenzando generazioni di fan e professionisti del settore.
Nato a Ikoma, Nara, Omori ha studiato presso l’Università Doshisha prima di entrare nel mondo dell’intrattenimento. La sua carriera ha spaziato per oltre un quarto di secolo, distinguendosi per la sua capacità di portare alla vita progetti complessi e stimolanti. Prima di unirsi a Warner Bros. Japan nel 2011, ha lavorato come produttore presso NBCUniversal Entertainment Japan LLC, contribuendo a serie come “Terra Formars”, “Highschool of the Dead” e “Hi Score Girl”.
Tuttavia, è stato il suo coinvolgimento in “JoJo’s Bizarre Adventure” a renderlo un nome familiare tra gli appassionati di anime in tutto il mondo. Adattamento del manga di Hirohiko Araki, la serie esplora le avventure misteriose della famiglia Joestar attraverso epoche diverse, dal XIX secolo fino all’era moderna. Nonostante le iniziali incertezze riguardo allo stile unico di Araki, Omori ha perseverato nella produzione dell’anime, sapendo di affrontare una sfida formidabile ma pur sempre appassionato del lavoro di Araki e della potenza della storia stessa.
Grazie al suo impegno e alla sua visione, Omori ha ottenuto numerosi riconoscimenti e nomination per “JoJo’s Bizarre Adventure”, incluso il prestigioso titolo di “Miglior Anime del Decennio” secondo Polygon per gli anni 2010. Questo successo non è stato un punto isolato nella sua carriera, ma piuttosto un riflesso del suo costante impegno nel portare avanti progetti di qualità e innovativi nel panorama dell’animazione.
La sua morte, annunciata da Warner Bros. Japan tramite Anime News Network, ha lasciato la comunità degli anime in lutto per la perdita di una delle sue figure più rispettate e amate. Omori non sarà solo ricordato per il suo impatto sull’industria, ma anche per la sua dedizione al suo lavoro e alla sua passione per il medium dell’animazione.