Nuovo atto di Vandalismo al Controverso Santuario Yasukuni

Continuano gli atti di vandalismo contro il Santuario Yasukuni, un importante sito di culto shintoista situato nel quartiere Chiyoda di Tokyo, noto anche per le sue numerose controversie. Questo è il secondo episodio di vandalismo avvenuto quest’anno, suscitando preoccupazioni e polemiche a livello internazionale.

Fondato dall’Imperatore Meiji nel giugno del 1869, il Santuario Yasukuni è un luogo di grande significato storico. Ospita i nomi di circa 2,4 milioni di persone cadute in guerra, tra cui 1.066 criminali di guerra condannati, di cui 14 per crimini di Classe A. Il santuario è diventato un simbolo controverso dell’aggressione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto a causa della presenza dei nomi dei criminali di guerra. Questi aspetti hanno alimentato polemiche e tensioni internazionali, specialmente con paesi come Cina e Corea del Sud.

L’incidente più recente è avvenuto intorno alle 3:50 del mattino del 19 agosto, quando un membro dello staff del santuario ha segnalato alla Metropolitan Police Department che un pilastro era stato deturpato con una penna nera. Le parole “Muori”, “Militarismo” e “Toilet” erano state scritte sull’antico monumento. La polizia giapponese sta indagando per identificare il responsabile.

Questo episodio segue un altro atto di vandalismo di due mesi e mezzo fa, in cui un video mostrava un uomo cinese urinare sul pilastro e scrivere “Toilet” con vernice rossa. Jiang Zhuojun, cittadino cinese di 29 anni, è stato arrestato per vandalismo e mancanza di rispetto verso un luogo di culto. Le indagini hanno portato all’emissione di mandati di cattura per i suoi complici, Dong Guangming, 36 anni, sospettato di aver fornito la vernice spray, e Xu Laiyu, 25 anni, accusato di aver filmato l’azione. Entrambi sono fuggiti in Cina subito dopo l’incidente.

Il vandalismo si inserisce in un contesto di tensioni geopolitiche più ampie. Recentemente, alcuni politici giapponesi di alto profilo hanno visitato il santuario per commemorare il 79° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Questa visita ha sollevato reazioni negative da parte della Cina e della Corea del Sud, che hanno chiesto alla leadership giapponese di affrontare in modo sincero e responsabile la storia passata. La Corea del Sud ha chiesto che il Giappone dimostri un reale rimorso per le sue azioni passate.

In aggiunta, il Santuario Yasukuni è al centro di un acceso dibattito politico interno in Giappone. Le visite di politici giapponesi al santuario spesso scatenano polemiche e critiche, sia a livello domestico che internazionale, influenzando le dinamiche elettorali e le alleanze politiche nel paese.

Le controversie legate al santuario non sono un fenomeno isolato. Recentemente, anche altri monumenti storici in Giappone hanno subito vandalismi, riflettendo un trend di crescente tensione nei confronti di simboli storici controversi. Le autorità giapponesi hanno incrementato le misure di sicurezza per proteggere il Santuario Yasukuni e altri siti simili, cercando di prevenire futuri atti di vandalismo.

Il nuovo atto di vandalismo riaccende il dibattito sul ruolo e il significato del Santuario Yasukuni, evidenziando le persistenti tensioni tra il Giappone e i suoi vicini asiatici. Le autorità giapponesi continuano a monitorare la situazione, mentre le relazioni diplomatiche nella regione rimangono tese

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