Eco-Turismo: Mikurajima e i suoi Delfini

Mikurajima, un’isola affascinante a 200 chilometri a sud di Tokyo, è diventata un esempio di come il turismo e la conservazione della natura possano convivere armoniosamente. Con una popolazione di soli 300 residenti e circa 130 delfini che nuotano nelle sue acque, l’isola ha sviluppato regole di osservazione per garantire un’interazione sostenibile tra uomini e questi magnifici cetacei.

La Nascita di un Progetto di Conservazione

Negli anni ’80, Mikurajima ha iniziato a ricevere un flusso crescente di visitatori attratti dalla presenza dei delfini. Tuttavia, l’aumento del turismo ha sollevato preoccupazioni tra gli abitanti locali riguardo all’impatto sulla vita marina. Per affrontare queste sfide, nel 1993 è stata fondata l’Associazione Delfini di Mikurajima, che ha avviato un progetto di identificazione dei delfini per monitorarne le popolazioni e il comportamento.

Regole per il Turismo Sostenibile

Grazie a ricerche scientifiche e un approccio innovativo, sono state introdotte regolamentazioni per il turismo. Tra queste, la richiesta di mantenere una distanza di sicurezza dai delfini e l’obbligo di non inseguirli. Durante i periodi di maggiore affluenza, una barca di sorveglianza viene dispiegata per garantire il rispetto delle norme, mentre i turisti sono educati a non toccare gli animali e a non utilizzare flash fotografici.

L’Eco-Turismo come Soluzione

Nel 2004, in collaborazione con il governo metropolitano di Tokyo, l’isola ha avviato un progetto di eco-turismo. Questo ha permesso di gestire le escursioni in modo sostenibile, limitando il numero di imbarcazioni e richiedendo la comunicazione anticipata delle partenze. Durante la stagione estiva, fino a 45 barche possono operare, offrendo ai visitatori l’opportunità di osservare i delfini nel loro habitat naturale.

Un Futuro Sostenibile

La ricerca condotta dagli studiosi ha rivelato interessanti aspetti della vita dei delfini, come il legame tra madri e piccoli e il comportamento di “baby-sitting” tra le femmine. Con oltre 300 delfini identificati dal 1994, gli isolani sperano di continuare a monitorare e proteggere questi animali, garantendo al contempo che il turismo non comprometta l’ambiente marino.

Itsuki Ogasawara, segretario generale dell’associazione turistica, afferma: “Il nostro obiettivo è preservare l’ambiente dei delfini per continuare a far prosperare il settore turistico”. Con un approccio rispettoso e consapevole, Mikurajima si propone come modello di come il turismo possa essere gestito in modo responsabile, rispettando la fauna selvatica e garantendo un futuro luminoso per la comunità locale e i suoi visitatori.

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