MILANO (ITALPRESS) – “Quella del product manager è una professione molto in voga negli Stati Uniti, dove è presente da oltre 20 anni, ma finora molto sottovalutata in Italia. Si tratta di professionisti che danno le direttive su quello che va fatto per garantire il successo di un progetto digitale. Abbiamo formato 1.200 professionisti negli ultimi due anni e mezzo, ma vogliamo creare la nuova generazione di product manager in Italia”. Lo ha detto, intervistato da Italpress Marco Imperato, co-fondatore e co-ceo di Product Heroes, azienda punto di riferimento in Italia per tutti coloro che sviluppano prodotti digitali, leader nel product management e del product marketing, che si occupa di formazione di privati e aziende. Un “mestiere”, quello del product manager, non prettamente maschile, anche se finora, come rileva una ricerca realizzata da Product Heroes con il Politecnico di Milano sullo stato del product management, solo un product manager su tre in Italia è donna. “Siamo molto indietro rispetto al resto del mondo e d’Europa – aggiunge Imperato -, e il dato più allarmante è che solo il 17% dei ruoli manageriali è ricoperto da donne. Per questo abbiamo lanciato il programma Wonder Product Women che punta entro nel 2030 ad avere una gender parity nei ruoli di leadership nel product management. E’ un programma che sosteniamo al 100% ed è totalmente gratuito e punta a permettere a sempre più ragazze di accedere a ruoli manageriali”. “Nel futuro il lavoro di chi sviluppa, gestisce, supervisiona, mantiene ed evolve prodotti digitali non morirà mai – aggiunge Imperato -. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale questo ruolo avrà una grandissima evoluzione. Questa potrà essere la professione del domani”. A proposito dell’Ia, Imperato ha commentato: “Può essere una grandissima opportunità, così come è avvenuto in tutte le rivoluzioni industriali. Noi abbiamo già implementato percorsi di formazione sull’intelligenza artificiale nelle nostre masterclass, anche se la vediamo come un fattore trasversale, in grado di inserirsi in ogni aspetto della nostra vita”. Infine, a proposito del percorso formativo dei giovani italiani, Imperato ha detto: “Noi abbiamo un osservatorio privilegiato perchè intervistiamo migliaia di giovani ogni anno. I ragazzi di oggi escono un pò confusi dal percorso scolastico e universitario, anche perchè quanto imparato spesso è già obsoleto per il mondo del lavoro. Le università danno ottime basi, ma i ragazzi non sono pronti per il mondo del lavoro. Servono ulteriori percorsi formativi, ma al di là di questo, ai ragazzi di oggi manca un pò di resilienza, la volontà di immettersi in percorsi difficili, sapendo di non avere quel successo facile che Instagram e Tik Tok spesso ti racconta”.(ITALPRESS).
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