ROMA (ITALPRESS) – Nel 2023 l’indebitamento netto delle AP (-154.124 milioni di euro) è stato pari al -7,4% del Pil, in diminuzione di circa 13,8 miliardi rispetto al 2022 (-167.958 milioni di euro, corrispondente al -8,6% del Pil). Lo rende noto l’Istat, che ha pubblicato i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2020-2023, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht.
Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -3,6% del Pil, con un miglioramento di 0,7 punti percentuali rispetto al 2022. La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di contabilizzazione, non comprende l’impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 3,8% del Pil, mostrando una decrescita di -0,5 punti percentuali rispetto al 2022.
I dati del debito delle AP per gli anni 2020-2023 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il SEC 2010. A fine 2023 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.863.438 milioni di euro (137,3% del Pil). Rispetto al 2022 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è diminuito di 3,2 punti percentuali.
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