L’ultima volta che li abbiamo visti insieme in un film erano in Burn after reading, la black comedy del 2008 dei fratelli Coen in cui interpretavano rispettivamente un poliziotto paranoico e un personal trainer complottista alle prese con documenti governativi secretati e un pasticcio in puro stile Coen.
A distanza di quindici anni i due super divi George Clooney e Brad Pitt tornano protagonisti di una nuova action comedy diretta da Jon Watts, Wolfs, presentata in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia (fuori concorso) e al suo debutto il 27 settembre su Apple TV+.
La storia è quella surreale (e parecchio divertente) di due “fixer” del crimine organizzato: Clooney ha spiegato che il titolo del film deriva dal nome del personaggio interpretato da Harvey Keitel nel capolavoro di Quentin Tarantino, Pulp fiction. Ricordate la battuta «sono il signor Wolf e risolvo problemi»? Ecco, il mestiere dei due protagonisti di Wolfs è proprio quello di “rimediare” a situazioni “imbarazzanti”, come ad esempio il ritrovarsi un cadavere per le mani.
Nel film accade che un’importante funzionaria newyorkese (lei è Amy Ryan) che si è portata in casa un ragazzotto (Austin Abrams) si ritrovi nei guai di fronte a quello che apparentemente sembra il corpo di lui. A sistemare la faccenda viene chiamato il “wolf” Jack (Clooney), ma per un qualche disguido subito dopo ne arriva anche un altro, il “wolf” Nick (Pitt). I due “lupi” sono costretti dunque a lavorare insieme loro malgrado, mentre la faccenda si complica a dismisura e il racconto gioca con impareggiabile ironia sui due piani dello “scontro” tra due “professionisti” superstar, che sono in competizione nella finzione così come nella realtà della loro vita di attori.
«Jon Watts ci ha proposto quest’idea molto divertente, e ci è sembrata un buon motivo per tornare a fare un film insieme, anche perché man mano che invecchio lavorare con persone che mi piacciono diventa sempre più importante» ha raccontato Pitt. E Clooney: «Il film ha un ottimo ritmo, molto teatrale, fatto di battute che si rincorrono, girarlo è stato fantastico». E poi ha ironizzato: «In Burn after reading ho potuto sparagli in faccia ed è stato bellissimo, l’abbiamo rifatto anche stavolta, purtroppo la scena è stata tagliata».
Clooney, che insieme a Pitt figura anche come produttore, ha poi voluto spendere qualche parola anche sulla scelta della piattaforma streaming piuttosto che della classica sala. «Quando ero giovane c’erano 64 emittenti tv, ora ce ne sono 700 e di conseguenza c’è molto più lavoro per tutti. L’industria cinematografica ha bisogno dello streaming: attualmente, come sappiamo, è in atto una sorta di rivoluzione, ma credo sia positiva, soprattutto per i giovani».
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– di Elisabetta Colangelo