Emily in Paris torna su Netflix e parla italiano

«Parigi è la città per il cibo, Roma quella per il sesso». È una delle nuove battute di Emily in Paris, che riparte il 12 settembre su Netflix per concludere la quarta stagione, e dedica gli ultimi due episodi a una trasferta con vista Colosseo

La serie, partita nel 2020, può essere considerata una sorta di Sex and the city contemporanea – del resto il suo creatore, Darren Star, faceva parte di quel gruppo di autori – in cui gli outfit delle protagoniste (e anche del cast maschile) e le location super glamour della Parigi più “instagrammabile” fanno un buon 30%. 

La storia è quella della trentenne americana Emily Cooper (la interpreta Lily Collins) che finisce a lavorare a Parigi in una prestigiosa agenzia di marketing, accanto a due estrosi colleghi francesi (sono Bruno Gouery e Samuel Arnold) e ad una “capa” (Philippine Leroy-Beaulieu, figlia del compianto Philippe Leroy) che incarna l’essenza dello spirito “parisienne”, compreso l’avere un marito (William Abadie) col quale è in ottimi rapporti pur avendo entrambi amanti sparsi ovunque. 

Nel corso delle stagioni (tutte recuperabili su Netflix) seguiamo dunque Emily nella sua scoperta della città e delle abitudini dei parigini filtrate attraverso occhi di un’americana, mentre cerca di far carriera e si confronta con le sue relazioni, soprattutto sentimentali e sessuali. Accanto a lei c’è una migliore amica e coinquilina che vuole sfondare nel mondo della musica (l’attrice e cantante Ashley Park), poi un’amica-nemica (Camille Razat) e naturalmente tutta una serie di amori a diversi livelli di complicazione, tra cui quello incasinatissimo con un fascinoso chef interpretato da Lucas Bravo

Le ultime due puntate di stagione, dicevamo, sono state girate quasi interamente a Roma, dove Emily va a raggiungere Marcello (quale altro nome, senno?) un potenziale nuovo amore italiano che è anche il proprietario di un’azienda tessile e potrebbe diventare un nuovo cliente per la sua agenzia (lui è Eugenio Franceschini). Il cliffhanger del finale lascerebbe intendere che nella prossima quinta stagione potrebbero anche essercene altre

Emily in Paris. (da sinistra a destra) Lily Collins nella parte di Emily, Eugenio Franceschini nella parte di Marcello, Emily in Paris. | foto di Giulia Parmigiani via Netflix © 2024

Tuttavia questa trasferta romana, diciamolo pure, è un collage di cliché (forse si poteva fare qualcosina di più?). Emily e Marcello girano la città in vespa come Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane, mentre sullo sfondo scorrono le location più iconiche, dal Colosseo a Fontana di Trevi alla scalinata di Piazza di Spagna, alternate alle inquadrature di piatti di caprese e spaghetti alla carbonara. 

L’azienda di Marcello, poi, si ispira curiosamente a quella di Brunello Cucinelli, noto per essere l’imprenditore italiano più etico e attento ai propri dipendenti: viene collocata nell’inesistente borgo di Solitano (ricostruito a Ostia Antica) dove padroni e lavoratori pranzano tutti insieme in allegria in una grande tavolata all’aperto. 

Una menzione speciale infine meritano come sempre gli outfit, firmati dalla costumista Marylin Fitoussi, allieva della leggendaria Patricia Field che vestiva Carrie Bradshaw e le sue amiche in Sex and the city.  Per gli abiti di Emily, in questa stagione Fitoussi ha scelto il tema floreale che vuole suggerire come sia sbocciata rispetto alle precedenti. E siccome ogni stagione introduce una novità che orienta il suo guardaroba, la scopriremo in abiti a tre pezzi ispirati a Twiggy, con scarpe basse e gioielli raffinati, a dimostrazione della sua maturità in crescita.  

Nel corso di questa quarta stagione la serie sciorina 2.500 paia di scarpe – 150 di Louboutincirca 350 borse e un migliaio di capi di abbigliamento. I costumi includono più look vintage e d’archivio, soprattutto per Ashley Park, che indosserà un abito Balmain rosa e un look Mugler entrambi vintage, mentre Emily ci mostrerà una borsa disegnata da INCXNNUE e realizzata con gli scarti riciclati dell’uva solitamente usata per il vino. 

E per concludere, è da tenere d’occhio la stilista vietnamita Đỗ Mạnh Cường, stella emergente della moda, che ha realizzato cinque look diversi.

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– di Elisabetta Colangelo

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