OiTr è un’iniziativa nata per combattere la povertà mestruale e lo stigma legato alle mestruazioni in Giappone, offrendo assorbenti gratuiti in luoghi pubblici come grandi magazzini, scuole, municipi e altre strutture, per ridurre il disagio delle persone durante il ciclo mestruale.
Dal lancio del progetto, sono stati installati oltre 3.000 distributori OiTr in 251 strutture in tutto il paese, coprendo tutte e otto le regioni del Giappone. Inoltre, più di un milione di persone hanno scaricato l’app associata al servizio.
Una Vergogna di Lusso
Ogni mese, oltre 2 miliardi di persone mestruano nel mondo, secondo UN Women. Sebbene la mestruazione sia una realtà comune per molte, per altre è fonte di spese, ansia, disuguaglianza e vergogna. Questi problemi si raggruppano in due categorie principali: period stigma (stigmatizzazione mestruale) e period poverty (povertà mestruale).
Il period stigma si riferisce alla vergogna e al tabù sociale che circondano il ciclo mestruale, in cui molte persone che mestruano sono soggette a discriminazione e imbarazzo, sia a livello personale che sociale. La mestruazione è spesso vista come qualcosa di “sporco” o “peccaminoso”, alimentando la percezione che debba essere nascosta o evitata come argomento di discussione. In molte culture, la mestruazione è trattata come un argomento di cui non si parla, contribuendo così a perpetuare il tabù.
La period poverty, invece, riguarda la difficoltà di accedere a prodotti mestruali sicuri, igienici e a prezzi accessibili. In molte parti del mondo, il costo degli assorbenti o tamponi può essere proibitivo per chi vive in condizioni di povertà. Inoltre, in alcune aree rurali o in paesi con economie meno sviluppate, i prodotti mestruali sono spesso scarsamente disponibili o totalmente assenti nei negozi locali, costringendo le persone a utilizzare materiali impropri e pericolosi per la loro salute. Un altro aspetto della period poverty è rappresentato dalla cosiddetta “tampon tax”, una tassa sui prodotti mestruali che aumenta il loro costo e li rende un lusso per molte persone.
La period poverty (in italiano, “povertà mestruale”) si riferisce alla condizione in cui le persone che mestruano non hanno accesso adeguato a prodotti mestruali sicuri, igienici e accessibili, né alle risorse necessarie per gestire il proprio ciclo mestruale in modo dignitoso. In molte parti del mondo, il costo dei prodotti mestruali come tamponi, assorbenti e coppette mestruali può essere troppo alto per le persone a basso reddito. In alcune aree, soprattutto in contesti rurali o in paesi a basso reddito, i prodotti mestruali potrebbero essere scarsi o completamente assenti nei negozi locali. Questo costringe le persone a usare materiali impropri, come stracci, carta o foglie, mettendo a rischio la loro salute. Ma non è solo un problema per i paesi poveri o in via di sviluppo, anzi in molti paesi, i prodotti mestruali sono considerati beni di lusso e quindi sono tassati. Le cosiddette “tampon tax” (tasse sui prodotti mestruali) sono state una causa significativa di disagio per molte persone, in quanto aumentano il costo di prodotti essenziali per la gestione delle mestruazioni.
La Contraddizione Giapponese
In Giappone, la mestruazione è ancora un argomento quasi tabù. Quando qualcuno acquista prodotti igienici in un negozio, ad esempio, la persona alla cassa avvolgerà sempre gli assorbenti in una busta opaca, come se fosse imbarazzante essere visti con essi. Un sondaggio del 2021 condotto da Plan International Japan su 2.000 giovani donne giapponesi ha rivelato che molte di loro si sentono imbarazzate nel comprare prodotti mestruali da sole o nell’ammettere di avere il ciclo. Quasi il 30% delle intervistate ha dichiarato di sentirsi in imbarazzo quando colleghi o compagni di classe scoprono che hanno il ciclo mestruale.
Nonostante ciò, il Giappone è stato tra i primi paesi al mondo a introdurre il congedo mestruale nel 1947, una legge che consente alle donne di prendere un periodo di riposo durante il ciclo mestruale. Tuttavia, la legge è vaga e lascia ampio margine di interpretazione, con il datore di lavoro che può decidere se pagare o meno il congedo. La riluttanza a chiedere il congedo mestruale è ancora diffusa: un sondaggio del 2022 ha mostrato che meno del 10% delle donne giapponesi lo richiede, spesso a causa di pressioni sociali e culturali, e della vergogna associata al ciclo mestruale.
Accettare le Donne come Esseri che vivono il Ciclo Mestruale
Nonostante questi ostacoli, stanno emergendo nuovi approcci per combattere la vergogna e la povertà mestruale. Nel 2020, la Scozia è diventata il primo paese al mondo a garantire la distribuzione gratuita di prodotti mestruali a tutte le persone che li necessitano. Negli Stati Uniti, numerosi stati hanno abrogato le tasse sui prodotti mestruali grazie all’intervento di organizzazioni di advocacy. Le politiche mestruali stanno diventando uno degli strumenti attraverso cui le donne stanno guadagnando potere economico e politico, con un crescente movimento di sensibilizzazione supportato dai social media.
In Giappone, sono le donne del settore privato a prendere l’iniziativa. Nel 2019, Chikako Nagai, responsabile del marchio Unicharm (principale produttore di prodotti igienici in Giappone), ha lanciato la campagna sui social media #NoBagForMe. Questa campagna mira a ridurre la vergogna legata al ciclo mestruale, proponendo confezioni moderne e stilose per tamponi e assorbenti. La campagna ha avuto un grande successo, portando a un aumento delle vendite tra le giovani donne. Inoltre, ha aperto un dibattito pubblico sulla mestruazione, chiedendo una maggiore sensibilizzazione degli uomini sul tema. “Ci auguriamo che una maggiore comprensione delle mestruazioni e l’accesso a diverse opzioni di prodotti igienici femminili possano aiutare a superare gli stereotipi negativi legati al ciclo mestruale, permettendo alle donne di vivere liberamente la loro vita,” ha affermato Nagai.
Inoltre, diverse aziende giapponesi stanno utilizzando il positive branding e messaggi per sensibilizzare sul tema delle mestruazioni, contribuendo a superare l’imbarazzo e la vergogna. Ne sono un esempio la collaborazione tra la linea Elis della Daio Paper Corporation da un lato con gli assorbenti in cotone biologico del marchio minimalista MUJI, per ampliare le opzioni nel campo dei prodotti per il ciclo mestruale senza fronzoli; e dall’altro la collaborazione con l’artista giapponese Mika Ninagawaha per produrre confezioni di assorbenti per il ciclo con motivi floreali alla moda. Grazie a queste imprese che sfidano gli stigma culturali ormai obsoleti, le norme sociali riguardo alle mestruazioni potrebbero evolvere, favorendo una maggiore fiducia e orgoglio.
OiTr: come funziona
OiTr è un’iniziativa semplice ma efficace: gli utenti scaricano l’app gratuita OiTr sul loro smartphone e possono accedere a distributori di assorbenti gratuiti presenti in luoghi pubblici. Basta avvicinare il telefono al distributore, situato nelle cabine dei bagni aderenti all’iniziativa, e l’assorbente viene erogato senza alcun costo. Gli utenti possono ottenere un nuovo assorbente ogni due ore, in linea con le raccomandazioni mediche sui tempi di cambiamento del prodotto. I costi sono coperti dai ricavi pubblicitari, poiché i distributori mostrano brevi spot pubblicitari delle aziende sponsor durante il processo di distribuzione.
Le istituzioni che aderiscono a OiTr
Numerose università giapponesi, tra cui la Sophia University, la Waseda University, la Keio University, la Tokyo University of Technology e la Tokyo Polytechnic University, hanno scelto di collaborare con OiTr, mettendo a disposizione degli studenti prodotti mestruali gratuiti. He Jiayi, studentessa di terzo anno in amministrazione aziendale alla Sophia University, ha dichiarato: “Spero che questo servizio non solo offra agli studenti che hanno il ciclo mestruale un’esperienza universitaria più confortevole, ma che possa anche sensibilizzare gli altri sulla povertà mestruale e sul tabù delle mestruazioni”.
Oltre alle università, anche edifici pubblici come biblioteche, musei, centri comunali, uffici distrettuali e centri commerciali hanno aderito all’iniziativa, rendendo i prodotti mestruali facilmente accessibili a tutte le persone.
Per conoscere tutte le location dove trovare un distributore OiTr vicino a te, visita il sito web ufficiale dell’azienda.