I vini italiani conquistano il cuore del Giappone

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“Stiamo gettando le basi per un progetto di promozione del vino italiano in Giappone a medio e lungo termine, con Vinitaly che conferma il ruolo di brand collettivo su scala globale” così il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, per descrivere il progetto di Vinitaly finalizzato a promuovere il vino italiano in Giappone e nel resto del mondo.

Tokyo è la penultima tappa di questo evento, descritto anche come Road Show globale, la cui realizzazione è stata possibile grazie a Veronafiere-Vinitaly, in collaborazione con Ice Agenzia, l’Ambasciata d’Italia a Tokyo e la Camera di Commercio italiana in Giappone.

Tra gli obiettivi di Vinitaly c’è quello di realizzare un programma efficace per promuovere e valorizzare al meglio il vino italiano, come è stato confermato dall’Ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti:

“In questo momento è fondamentale creare sinergie in uno spirito di sistema Paese. La presenza in questa tappa di Vinitaly dell’Ambasciata, di Ice Agenzia e della Camera di Commercio insieme al sistema fieristico italiano rappresentato da Veronafiere è un segno evidente della determinazione di fare bene e di lavorare insieme a sostegno

del tessuto produttivo italiano.”

È sempre più forte la sinergia tra le istituzioni italiane presenti sul territorio per valorizzare al massimo il tessuto economico-produttivo italiano nel Paese del Sol Levante. Negli ultimi due mesi Vinitaly si è tenuto in nove paesi di tutti e tre i Continenti: Europa, America e Asia, dove il made in Italy è sempre più apprezzato.

A tal proposito, la direttrice della sede Ice Agenzia di Tokyo Erica Di Giovancarlo afferma: “Gli operatori Giapponesi amano il vino italiano, amano l’Italia e amano Verona” – e aggiunge – “Credo che tutte le iniziative Ice, realizzate nel settore dei vini, possano essere fatte in collaborazione con Vinitaly. Questo aiuterebbe ad aumentare la potenza dell’Italia perché solo ragionando come sistema si riesce a battere la concorrenza.” 

I dati sull’export italiano nel settore vinicolo, diffusi nel corso della presentazione del prossimo Vinitaly, sono molto incoraggianti e fanno ben sperare per il futuro dell’economia italiana. L’internazionalizzazione delle imprese è un segnale molto positivo, rappresenta un fattore indicativo riguardo lo stato di salute delle aziende italiane.

La chiusura d’anno per il vino italiano in Giappone si è conclusa molto positivamente, con una crescita in volume del +18,4% nel 2022, precisamente il doppio rispetto ai dati registrati sull’importazione di vini nel paese, che equivale al +9,2%. 

L’import nel Sol Levante del 2022 si chiude a 278 milioni di euro; con 165 milioni di euro (+25%) per i vini imbottigliati, specie quelli rossi e 44 milioni di euro (+26%) per gli spumanti, facendo guadagnare all’Italia il secondo posto tra i Paesi fornitori, posizionandosi dietro la Francia, che chiude con 1 miliardo di euro di ordini. 

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